Ibridare e illuminare.
Sono queste le due azioni principali che Romeo Sozzi e Bottega Ghianda mettono in campo nel momento in cui decidono di rieditare la storica libreria Luigi (o mi amate voi) che Gaetano Pesce aveva progettato e realizzato nel 1982.
L’ibridazione si manifesta nella scelta di applicare alla struttura in legno di faggio tinto nero (come nel prototipo) dei ripiani colorati in resina, trattata con la cura, il rigore e la preziosità tradizionalmente riservate alle essenze lignee più pregiate.
L’illuminazione nasce invece dalla scelta di alloggiare nella struttura lignea una luce a LED in modo da creare una sorta di parete luminosa, o di quinta teatrale. Gli impasti irregolari delle resine coabitano con il rigore della struttura lignea che le incornicia attraverso una rete di quadrati e rettangoli che fanno pensare alle opere di Mondrian.
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Specifiche tecniche

The making of


Gaetano Pesce
In 40 anni di carriera Gaetano Pesce, architetto, artista e designer, ha realizzato progetti pubblici e privati negli Stati Uniti, in Europa, in America Latina ed in Asia nel campo dell’architettura, dell’urbanistica, della progettazione di interni, del design industriale e delle mostre. Durante il suo lavoro ha espresso il principio guida per cui il modernismo non è tanto uno stile quanto un metodo di interpretazione alludendo a un futuro nel quale l'individualità è preservata e celebrata.
Nasce a La Spezia, Italia nel 1939. Studia Architettura all’Università di Venezia tra il 1958 e il 1963. Ha partecipato al Gruppo N, il primo collettivo che si occupó di arte programmata sul modello della Bauhaus.
Ha insegnato architettura all’Institut d’Architecture et d’Etudes Urbaines a Strasburgo, Francia, per 28 anni, al Carnegie Mellon di Pittsburgh, alla Domus Academy di Milano, al Politecnico di Hong Kong, all’ Architectural School di San Paolo e alla Cooper Union di New York, città in cui si è stabilito dal 1980, dopo aver vissuto a Venezia, Londra, Helsinki e Parigi.
Il lavoro di Pesce è presente in più di 30 collezioni permanenti nei più importanti musei al mondo, quali il Moma di NY e San Francisco, il Metropolitan Museum di NY, Vitra Museum in Germania, Victoria and Albert Museum a Londra, Centro Pompidou, Musée des Arts Decoratifs del Louvre di Parigi. Espone la sua arte in tutte le gallerie del mondo.
Tra i suoi progetti pluripremiati il prestigioso Chrysler Award per Innovazione e Design nel 1993, l’Architektur and Wohnen Designer dell’anno 2006 e il Lawrence J. Israel Prize, dal Fashion Institute of Technology a New York nel 2009.